Se guardiamo la propria acquisizione delle lingue possiamo constatare che siamo riusciti ad imparare in modo perfetto il sistema della nostra madrelingua, vero? Non dobbiamo pensare della grammatica quando parliamo per esempio del tempo, degli eventi della giornata, della famiglia o delle cose anche più complesse e profonde della vita se non per la complessità del tema o verità della vicenda stessa. Comunque c’è ogni tanto la lotta di trovare la parola giusta, precisa che descrive ciò che vorremmo dire ma in generale le frasi sono corrette e ben comprensibili dall’interlocutore.
Questo, se riflettiamo un po’, è già una meraviglia perché sin dall’inizio della vita sentiamo tantissime frasi e enunciazioni da parte delle persone nei dintorni, spesso frammentate, anche dialettali e storte dovuto all’influsso di madrelingue stranieri. Tuttavia già i bimbi/e di 4-5 anni sono in grado di produrre frasi perfettamente corrette parlando liberamente. Ma non solo questo – possono produrre nuove frasi e parlare in un modo che non hanno mai sentito prima. Questa capacità perfetta e creativa dal noto linguista statunitense Noam Chomsky viene nominato “language acquisition device” “plesso per l’acquisto di una lingua”. Il termine di provenienza inglese suona un po’ come se fosse un mechanismo come un computer ma quello dev’essere programmato da qualcuno e anche in modo giusto perché non riesce a distinguere se non per un algoritmo al quale viene sottoposto. Si potrebbe anche dire “Vita“ o „Spirito della linga” a cui facciamo parte o con cui lottiamo spesso perché possiede una forza formatrice come un cavallo da sella che vuol’essere domato ma non dev’essere spezzato per eseguire e mostrare la massima vigorosità, sensibilità e relazione con il cavaliere. Esiste una forza nascosta che c’è da scoprire e riconoscere per poter servirsi di questa in una bella collaborazione fruttuosa che mi rende espressivo/a e arricchisce la lingua e quindi gli altri.